L’effetto biologico esercitato dal fisiologico segnale degli ormoni sessuali a livello cerebrale rappresenta una funzione basilare in grado di garantire alla donna una  corretta funzione sessuale. La libido, il desiderio, la spontaneità e necessità di guidare la attività sessuale è assicurata dalla decodificazione di stimoli sensoriali tattici, uditivi, visivi come pure dal concerto degli stimoli psichici in grado di agire sulle regioni corticali e subcorticali quali il complesso sistema limbico, l’amigdala, l’ippocampo, i nuclei del talamo anteriore e della corteccia prefrontale ed il lobo temporale. Questi stimoli sono convogliati verso l’area preottica mediale che agisce come punto di integrazione psiconeuroendocrina. Le endocrinopatie femminili che influenzano questa integrata rete di neurotrasmettitori possono alterare alcune importanti funzioni creando persistente o episodica perdita dell’interesse sessuale e della eccitazione, assenza, ritardo o ridotta intensità dell’orgasmo, dispareunia e vaginismo. Il desiderio sessuale spontaneo nella donna è presente prima dell’inizio della stimolazione sessuale ed è in genere associato con le fasi del ciclo mestruale anche se l’assenza del desiderio sessuale non è automaticamente da ascrivere ad una disfunzione. La depressione comportando un calo di autostima porta frequentemente ad avere un “desiderio sessuale ipoattivo”. I disordini della eccitazione sessuale sono associati a perdita della fisiologica risposta vasocongestiva genitale a stimoli erotici con possibile disordine soggettivo e/o genitale persistente della eccitazione. In caso di disordine soggettivo la sensazione di piacere sessuale in seguito a stimolazione degli organi genitali è assente o marcatamente diminuita anche se sono presenti adeguata lubrificazione od altri segni di risposta fisica. Le donne che soffrono di disordine genitale della eccitazione sessuale presentano una carente risposta vulvare e deficit di lubrificazione vaginale con conseguente assenza di stimolazione sessuale pur essendo integra la possibilità soggettiva di essere eccitate attraverso visione di film erotici o petting. In caso di disordine dell’orgasmo, nonostante la sensazione di elevata eccitazione è presente una perdita totale o una marcata diminuzione della intensità oltre ad un possibile marcato ritardo di questo. Altro disordine della sessualità femminile è rappresentato dalla dispareunia definita da un persistente o ricorrente dolore nell’approcciare o completare un rapporto sessuale che può essere associato a vaginismo inteso come persistente o ricorrente difficoltà di ingresso del pene, di un dito o di un oggetto nella vagina nonostante la espressa volontà di consentirlo. Sicuramente depressione, ansia, fobia sociale ed ostilità costituiscono fattori di rischio, ma il sintomo è spesso presente nella donna affetta da disfunzione sessuale nel contesto di patologie endocrine.